Da sempre mi incuriosiscono le storie delle persone perché attraverso le loro storie, le persone ci parlano di sé. Le storie che i pazienti mi portano sono sempre affascinanti e ricche di particolari che svelano relazioni significative della propria vita nel presente, nel passato ed in un ipotetico futuro. L’individuo è un sistema bio-psico-sociale, è corpo, mente e relazione con l’altro, e ogni singola parte interagisce con le altre in un continuo divenire. L’approccio sistemico-relazionale che utilizzo, è rivolto alla dimensione relazionale ed interattiva del paziente, pur mantenendo vivo l’interesse per la dimensione individuale con i suoi pensieri, interessi, emozioni e vissuti. All’interno dei colloqui il paziente intraprende un viaggio verso il cambiamento, passando attraverso la conoscenza di sé, delle proprie emozioni e dei propri vissuti, all’interno di una cornice relazionale. Si sviluppa quindi un continuo movimento dalla dimensione individuale a quella relazionale, e viceversa, che permette di riconoscere le modalità interattive funzionali e disfunzionali, e di trovare nuove strategie relazionali.
I colloqui individuali sono rivolti a adolescenti e adulti con i quali cerco fin da subito di instaurare un rapporto di fiducia ed empatia, all’interno del quale diventa più semplice raccontarsi e conoscersi. Quando si è instaurato un rapporto positivo, mi piace utilizzare l’ironia perché aiuta a ridurre lo stress causato dall’impatto emotivo di una problematica e permette di leggere in modo diverso gli avvenimenti.
All’interno dei colloqui individuali, mi occupo soprattutto di disturbi depressivi, disturbi d’ansia, fobie, attacchi di panico e disturbi dell’umore. Generalmente, dopo i primi 3/4 colloqui conoscitivi, con cadenza settimanale, il percorso psicologico