La Psicologia Scolastica
Ancor prima di essere una Psicologa, sono un’insegnante di scuola primaria e tutt’ora svolgo ancora in parte la professione di docente. L’essere docente mi aiuta come Psicologa scolastica soprattutto in campo di consulenza, e l’essere Psicologa mi aiuta nel ruolo di docente perché mi permette di mantenere l’attenzione non solo sugli apprendimenti, ma anche sulla persona e la sua emotività. L’apprendimento è fortemente legato al contesto emotivo in cui esso avviene: se apprendo all’interno di un clima di paura, di competizione, ogni volta che tornerò sul compito si attiveranno tutte le emozioni legate alla paura, all’insuccesso, alla scarsa autostima; se apprendo in un clima di serenità e curiosità, allora verranno stimolati l’autostima, la creatività, la visione dell’errore come risorsa per apprendere.
Nell’ambito della Psicologia scolastica il mio intervento si attua su tre canali distinti, ma in forte correlazione:
sportello psicologico: consulenze a insegnanti e/o genitori in merito a difficoltà e disturbi di apprendimento, comportamentali e relazionali; colloqui con gli alunni in cui si affrontano le problematiche e si cerca di trovare strategie volte alla risoluzione delle difficoltà;
supervisione: osservazione e analisi della situazione in presenza con successiva pianificazione dell’intervento e verifica;
formazione ai docenti: DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) lettura della relazione clinica e pianificazione dell’intervento (PDP); gestione della classe e dei comportamenti problema che prevede l’acquisizione di competenze per la pianificazione dell’intervento che dall’osservazione sistematica alla verifica del progetto; DOP e ADHD
formazione genitori: sostegno alla genitorialità attraverso incontri di gruppo e laboratori creativi e giochi di ruolo e comunicativi con i figli.