Psicologia della Famiglia

La famiglia può essere considerata come un sistema composto da diverse entità che interagiscono fra loro. Ciò significa che ogni membro della famiglia ha un ruolo specifico nelle interazioni e nelle dinamiche che sono all’origine e che mantengono le problematiche familiari. Le difficoltà riportate dal singolo individuo, vengono pertanto rilette all’interno delle relazioni e degli equilibri familiari. Nei colloqui familiari, l’attenzione si sposta dal singolo all’intero sistema con l’obiettivo di intervenire nelle dinamiche e nelle interazioni disfunzionali con la collaborazione di tutti i membri della famiglia. Lo scopo di una terapia familiare è quello di alleviare la sofferenza dell’intero nucleo e dei singoli membri attraverso nuove strategie adattive. Le difficoltà presenti in una famiglia possono essere dovute a situazioni complesse come la disabilità fisica, cognitiva e psichiatrica di un membro, l’adolescenza, il rapporto trigenerazionale con le famiglie di origine, le relazioni sociali, i lutti, la separazione dei coniugi o l’allontanamento di un figlio…La terapia familiare è utile anche alla soluzione di difficoltà familiari legate all’apprendimento e al rendimento scolastico, allo sviluppo psicofisico, alle difficoltà di socializzazione dei figli, alla gestione di problematiche più legate ai sottosistemi della coppia e della fratria o legate alla genitorialità.

All’interno dei colloqui familiari faccio uso di alcuni strumenti quali il genogramma, il disegno congiunto, il disegno della casa, le sculture in modo che tutti i membri della famiglia, piccoli e grandi, possano contribuire al raccontare la propria storia e a ridefinirne una meglio formata. I colloqui si svolgono a cadenza quindicinale e prevedono incontri con tutta la famiglia o solo con alcuni membri: coppia genitoriale, fratelli, un genitore con i figli.